La perla e la conchiglia sono simboli molto usati nell’arte.
Nell’antichità erano considerati come propiziatori di fecondità e indicavano la dea Afrodite.
La conchiglia per il suo legame col mare e con l’acqua oltre che per la sua forma è un simbolo tipicamente femminile e quindi legato alla fecondità e all’amore.
La perla-conchiglia diventerà nell’arte cattolica simbolo di purezza la forma rotonda e la lucentezza della perla simboleggiano la perfezione del Paradiso.
Per gli antichi greci le perle erano considerate le lacrime degli dei anche se loro preferivano monili d'oro puro, senza l'aggiunta delle pietre preziose, e con l'oro si ornavano anche gli uomini, che ne abbellivano gli scudi, le corazze, le armi.
Per il mondo orientale la perla era anche moneta di scambio.
In assenza di monete universalmente riconosciute la perla come il diamante e lo smeraldo, serviva per regolare gli scambi commerciali del tempo, per pagare un viaggio, per salvare una vita.
Per i romani rappresentavano il lusso, gli imperatori romani Caligola e Nerone solevano sciogliere bellissime e costose perle nell'aceto per berle, cosa che fece anche Cleopatra, regina d'Egitto, durante il banchetto offerto per sedurre Antonio.
Il termine perla deriva dal latino pernula, nome con cui si indica la conchiglia, la quale la contiene e ne permette la sua creazione.
La perla è rara e quindi preziosa.
Il possesso di gemme preziose o di cose rare ha sempre rappresentato uno status simbol.
Vanità e purezza, eleganza e castità racchiusi in uno stesso simbolo permettevano al pittore un’ampia gamma di utilizzi della perla.
Fino al 1905 le perle erano rarissime e costosissime, perché si trovavano solo quelle prodotte naturalmente dalle ostriche.
Artisti del calibro di Piero della Francesca fino a Johannes Vermeer hanno amato dipingerle, regine e imperatrici invece amavano indossarle.
La regina Victoria, in lutto per la morte di suo marito Albert volle indossare solo perle nere.
La perla permette al pittore anche di giocare con il riflesso della luce e di creare punti luce diversi. La luce riflessa dà movimento.
Il XV secolo, è un periodo storico durante il quale la pittura diventa documento della vita quotidiana questo ha consentito, nel caso specifico dell'oreficeria, una documentazione importantissima per comprendere le caratteristiche di stile e l'uso degli oggetti rappresentati.
Iniziamo il nostro percorso con la “Nascita di Venere” è un dipinto a tempera su tela di lino di Sandro Botticelli, databile al 1482-1485 circa e conservato nella Galleria degli Uffizi a Firenze.
Opera iconica del Rinascimento italiano, spesso assunta come simbolo della stessa Firenze.
La Nascita di Venere è da sempre considerata l’idea perfetta di bellezza femminile nell’arte.
Sempre a Firenze dalla bottega dei fratelli Pollaiolo si pensa provenga il "Ritratto di donna di profilo” (1470-1475 c.a.)
Anche Caravaggio (1561-1610) dipinse gli orecchini di perla a Giuditta nel quadro "Giuditta che taglia la testa a Oloferne" conservato a Palazzo Barberini Roma.
Nei ritratti femminili di Vermeer (1632-1675) compaiono quasi sempre gli stessi orecchini con grandi perle a goccia e/o un girocollo con perle sferiche.
Il suo dipinto più famoso "Ragazza con orecchino di perla", è conservato al Mauritshuis dell'Aia (Olanda).
Nel ritratto della Duchessa di Brunswyck ad opera del pittore irlandese Thomas Fraye (1761-1762) l'acconciatura è trattenuta da fili di perle.
Il dipinto del 1763 di Alexandre Roslin(1718-1793) artista svedese noto come ritrattista, ritrae Sophie Septimanie, contessa Pignatelli con un vestito sontuoso alla moda spagnola e al collo diversi giri di perle
La regina d'Italia, Margherita di Savoia era famosa per il suo amore per le perle. Re Umberto le regalò più di 14 fili a degradare uno per anno. La più famosa era formata da
684 perle.
Ritratto di Margherita di
Savoia,"la Regina delle perle".1878
Per ultimo un pittore che amo molto Giovanni Boldini (1842-1931)capace di cogliere l'essenza delle donne da lui ritratte in modo così potente da poterne sentire quasi il profumo o intuirne i desideri.
Qui il ritratto di donna Franca Florio con la lunga collana di perle, è un'affascinante icona della Belle Epoque.